In "Corriere della Sera",
an Italian daily newspaper published in Milan,
with an average daily circulation of 800,000 copies. December 2013.
A guardarli sulla mappa sono due isolotti quasi invisibili, persi nel Golfo di Guinea, a 250 chilometri dalla costa africana. In realtà, a visitarli, si resta esterrefatti dalla varietà di ambienti. Perché São Tomé e Príncipe, di fronte al Gabon, nascondono delle vere chicche, punteggiati come sono di edifici coloniali délabré e variopinti villaggi di pescatori. Qui la situazione politica è tranquilla e muoversi, per i turisti, è piacevole e sicuro. Il miglior momento per vivere quest'atmosfera primordiale è la stagione secca tra giugno e settembre, localmente chiamata gravana. Negli altri mesi brevi piogge si alternano a cieli sereni quasi tutti i giorni.
Le due isolette (rispettivamente di 854 e 142 kmq), indipendenti dal 1975 e quasi completamente sconosciute, sono balzate improvvisamente alla ribalta con la pubblicazione del romanzo Equatore, di Miguel Sousa Tavares, storia d'amore e tradimenti ai tempi delle colonie, fenomeno editoriale del Portogallo, best seller internazionale. Si comincia dalla piccola Príncipe, a 225 chilometri dalla costa della Guinea Equatoriale, dove la foresta di okà ed eritreine copre tutto fino all'oceano e i picchi delle montagne raggiungono i mille metri.Le spiagge sono da sogno, a cominciare da praia de Coco, ideale con le luci dell'alba per una passeggiata di primo mattino, e la più raccolta praia Rita, perfetta per fare snorkeling o nuotare nonché paradiso dei birdwatcher, soprattutto al mattino presto. Nel mare abbonda la fauna, dal marlin blu al pesce vela fino al wahoo. Da non perdere anche praia Banana, mezzaluna di sabbia bianca lambita dall'acqua turchese e circondata da fitta vegetazione equatoriale e Belo Monte, il belvedere più noto dell'isola. È uno dei tanti complessi costruiti dai portoghesi nell'Ottocento intorno alle piantagioni di caffè e cacao. Il top è salire con il 4X4 e scendere lungo il sentiero in 15 minuti fino alla falce di sabbia e buttarsi in mare.
Meno di un'ora di volo separa il piccolo aeroporto di Príncipe, in via di rinnovamento (2014), da São Tomé. La regola del leve leve (lento lento in creolo) vale anche per le partenze, non sempre puntuali. Qui si vive con altri ritmi, la frenesia non esiste. Rispetto a Príncipe, dove si percepisce un senso di isolamento dal resto del mondo, São Tomé appare vitale. Nel centro spiccano la più antica cattedrale dell'Africa subsahariana, Nossa Senhora da Graça, con pregiati azulejos sopra l'altare principale, il mercato, con coloratissime piramidi di peperoncini, lime, pomodori e cipolle, e lo storico forte di São Sebastião, con il museo nazionale. Si cena con pesce alla griglia da O Paraíso dos Grelhados, in un container sulla spiaggia; mentre il calulu di pesce (stufato piccante con verdure) si gusta sulla terrazza di O Pirata o al Restaurante Filomar. Ogni giovedì alle 19 si degustano i piatti tipici, tra expat e turisti, con accompagnamento musicale, aCacau - Casa das Artes, Criação, Ambiente e Utopias. L'immenso capannone, ex Pavilhão das Obras Públicas, è il primo spazio di arte contemporanea del Paese, dove espongono artisti e artigiani locali. Quest'anno a novembre ospiterà la VII Biennale di Arte Contemporanea di São Tomé.
In una giornata di auto si passano in rassegna il Nord dell'isola e le sue spiagge. Prima tappa aRoça Bela Vista, piantagione attiva con la casa padronale occupata da uffici. Voglia di dolce?Un approccio al mondo del cacao con degustazione (gratuita, solo su prenotazione da lunedì a giovedì, tel. 00239.22.22.236) si può provare nell'atelier di Claudio Corallo, fiorentino da sempre impegnato nell'agricoltura tra Africa e Sudamerica, che si è insediato a São Tomé per l'alta qualità delle fave e dei semi. Negli anni ha ridato vita a due grandi piantagioni: Nova Moca, sull'isola madre, e Terreiro Velho, a Príncipe. Il suo cioccolato, a detta di numerosi critici gastronomici internazionali, è il migliore al mondo. Soddisfatto il palato, si va al mare.Per raggiungere le spiagge del Nord da São Tomé City si parte in direzione Guadalupe, su una strada delimitata baobab e tamarindi. In 30 minuti si può scegliere se visitare il centro di riproduzione delle tartarughe sulla spiaggia di Morro Peixe, raccogliere conchiglie a praia das Conchas o fare snorkeling a Lagoa Azul, piccola baia di acqua turchese punteggiata dalle tipiche fronde dei baobab. O, ancora, nuotare a praia dos Tamarindos, forse la più bella per il contrasto tra il blu dell'oceano e il verde della fitta vegetazione fino alla battigia. A mezz'ora di auto dalla capitale, verso sud, merita una sosta la Roça Água Izé, una delle piantagioni più visitate e più grandi (80 kmq).A una manciata di chilometri c'è Boca do Inferno, uno degli spot più fotografati, dove le onde oceaniche si frangono vigorosamente contro il canale di rocce di basalto e si polverizzano nell'aria.
Verso il villaggio di pescatori di São João dos Angolares, all'ombra del Pico Maria Fernandes, è tornata in attività la Roça São João, tappa cultural-gastronomica. Tra i piatti: ceviche di marlin e coriandolo selvatico, gamberetti alla curcuma o filetti di cocco caldo e banana flambé. Sempre più a sud, superato il maestoso pinnacolo di Cão Grande e appena prima di Porto Alegre, da Ponte Baleia (circa 2 ore e mezzo dalla capitale) parte il ferry per l'Ilhéu das Rolas, uno dei migliori spot per osservare l'eclissi solare totale del prossimo 3 novembre. Tra i punti più fotografati, c'è quello in cui la linea dell'equatore attraversa l'isola. E dove tutti si fanno la foto con un piede nell'emisfero boreale e uno in quello australe. La sensazione di essere un nuovo Robinson Crusoe è immediata passeggiando per Ilhéu das Rolas. Il profumo di cocco e i colori decisi della foresta verdissima e folta accompagnano ogni camminata. Da non perdere l'incantevole la spiaggia rocciosa di praia Joana, sulla costa meridionale, famosa per l'alto spruzzo di acqua polverizzata che sale da un grande foro nel basalto. Tornando indietro a São Tomé, ricordatevi di guardare in mare. Nello stretto, infatti, si avvistano le megattere, gigantesche balene dalle pinne pettorali lunghissime e dalla grande abilità nel canto che, tra settembre e ottobre, passano proprio da qui.
Le due isolette (rispettivamente di 854 e 142 kmq), indipendenti dal 1975 e quasi completamente sconosciute, sono balzate improvvisamente alla ribalta con la pubblicazione del romanzo Equatore, di Miguel Sousa Tavares, storia d'amore e tradimenti ai tempi delle colonie, fenomeno editoriale del Portogallo, best seller internazionale. Si comincia dalla piccola Príncipe, a 225 chilometri dalla costa della Guinea Equatoriale, dove la foresta di okà ed eritreine copre tutto fino all'oceano e i picchi delle montagne raggiungono i mille metri.Le spiagge sono da sogno, a cominciare da praia de Coco, ideale con le luci dell'alba per una passeggiata di primo mattino, e la più raccolta praia Rita, perfetta per fare snorkeling o nuotare nonché paradiso dei birdwatcher, soprattutto al mattino presto. Nel mare abbonda la fauna, dal marlin blu al pesce vela fino al wahoo. Da non perdere anche praia Banana, mezzaluna di sabbia bianca lambita dall'acqua turchese e circondata da fitta vegetazione equatoriale e Belo Monte, il belvedere più noto dell'isola. È uno dei tanti complessi costruiti dai portoghesi nell'Ottocento intorno alle piantagioni di caffè e cacao. Il top è salire con il 4X4 e scendere lungo il sentiero in 15 minuti fino alla falce di sabbia e buttarsi in mare.
Meno di un'ora di volo separa il piccolo aeroporto di Príncipe, in via di rinnovamento (2014), da São Tomé. La regola del leve leve (lento lento in creolo) vale anche per le partenze, non sempre puntuali. Qui si vive con altri ritmi, la frenesia non esiste. Rispetto a Príncipe, dove si percepisce un senso di isolamento dal resto del mondo, São Tomé appare vitale. Nel centro spiccano la più antica cattedrale dell'Africa subsahariana, Nossa Senhora da Graça, con pregiati azulejos sopra l'altare principale, il mercato, con coloratissime piramidi di peperoncini, lime, pomodori e cipolle, e lo storico forte di São Sebastião, con il museo nazionale. Si cena con pesce alla griglia da O Paraíso dos Grelhados, in un container sulla spiaggia; mentre il calulu di pesce (stufato piccante con verdure) si gusta sulla terrazza di O Pirata o al Restaurante Filomar. Ogni giovedì alle 19 si degustano i piatti tipici, tra expat e turisti, con accompagnamento musicale, aCacau - Casa das Artes, Criação, Ambiente e Utopias. L'immenso capannone, ex Pavilhão das Obras Públicas, è il primo spazio di arte contemporanea del Paese, dove espongono artisti e artigiani locali. Quest'anno a novembre ospiterà la VII Biennale di Arte Contemporanea di São Tomé.
In una giornata di auto si passano in rassegna il Nord dell'isola e le sue spiagge. Prima tappa aRoça Bela Vista, piantagione attiva con la casa padronale occupata da uffici. Voglia di dolce?Un approccio al mondo del cacao con degustazione (gratuita, solo su prenotazione da lunedì a giovedì, tel. 00239.22.22.236) si può provare nell'atelier di Claudio Corallo, fiorentino da sempre impegnato nell'agricoltura tra Africa e Sudamerica, che si è insediato a São Tomé per l'alta qualità delle fave e dei semi. Negli anni ha ridato vita a due grandi piantagioni: Nova Moca, sull'isola madre, e Terreiro Velho, a Príncipe. Il suo cioccolato, a detta di numerosi critici gastronomici internazionali, è il migliore al mondo. Soddisfatto il palato, si va al mare.Per raggiungere le spiagge del Nord da São Tomé City si parte in direzione Guadalupe, su una strada delimitata baobab e tamarindi. In 30 minuti si può scegliere se visitare il centro di riproduzione delle tartarughe sulla spiaggia di Morro Peixe, raccogliere conchiglie a praia das Conchas o fare snorkeling a Lagoa Azul, piccola baia di acqua turchese punteggiata dalle tipiche fronde dei baobab. O, ancora, nuotare a praia dos Tamarindos, forse la più bella per il contrasto tra il blu dell'oceano e il verde della fitta vegetazione fino alla battigia. A mezz'ora di auto dalla capitale, verso sud, merita una sosta la Roça Água Izé, una delle piantagioni più visitate e più grandi (80 kmq).A una manciata di chilometri c'è Boca do Inferno, uno degli spot più fotografati, dove le onde oceaniche si frangono vigorosamente contro il canale di rocce di basalto e si polverizzano nell'aria.
Verso il villaggio di pescatori di São João dos Angolares, all'ombra del Pico Maria Fernandes, è tornata in attività la Roça São João, tappa cultural-gastronomica. Tra i piatti: ceviche di marlin e coriandolo selvatico, gamberetti alla curcuma o filetti di cocco caldo e banana flambé. Sempre più a sud, superato il maestoso pinnacolo di Cão Grande e appena prima di Porto Alegre, da Ponte Baleia (circa 2 ore e mezzo dalla capitale) parte il ferry per l'Ilhéu das Rolas, uno dei migliori spot per osservare l'eclissi solare totale del prossimo 3 novembre. Tra i punti più fotografati, c'è quello in cui la linea dell'equatore attraversa l'isola. E dove tutti si fanno la foto con un piede nell'emisfero boreale e uno in quello australe. La sensazione di essere un nuovo Robinson Crusoe è immediata passeggiando per Ilhéu das Rolas. Il profumo di cocco e i colori decisi della foresta verdissima e folta accompagnano ogni camminata. Da non perdere l'incantevole la spiaggia rocciosa di praia Joana, sulla costa meridionale, famosa per l'alto spruzzo di acqua polverizzata che sale da un grande foro nel basalto. Tornando indietro a São Tomé, ricordatevi di guardare in mare. Nello stretto, infatti, si avvistano le megattere, gigantesche balene dalle pinne pettorali lunghissime e dalla grande abilità nel canto che, tra settembre e ottobre, passano proprio da qui.